“NATO DA NESSUNA DONNA”
FRANCK BOUYSSE
Titolo: Nato da nessuna donna
Autore: Franck Bouysse
Editore: Neri Pozza
Pagine: 268
Giudizio: ✱✱✱✱✲
Nel giorno della “Festa della donna” ho scelto di parlare nel mio blog di recensioni di libri di un testo che narra una storia scottante, che ha per protagonista propria un donna: “Nato da nessuna donna” dello scrittore francese Franck Bouysse.
Una storia che fa riflettere il lettore su quanto ardua sia stata la strada percorsa dalle donne, affinchè storie come quella di Rose siano oggi lontane dal nostro immaginario.
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TRAMA
Gabriel è il giovane curato di una Chiesa di campagna. Un giorno si presenta al suo confessionale una donna che, con fare misterioso e voce tremante, gli affida una “missione”. Di lì a poco Gabriel verrà contattato per benedire la salma di una donna morta suicida in manicomio e all’interno degli abiti della defunta sono nascosti dei diari. Gabriel dovrà prelevarli di nascosto, perchè all’interno di quei quaderni è raccontata la vita di Rose, una storia tragica, ai limiti del surreale, ma che non può essere perduta. Il curato obbedisce e durante l’estrema unzione chiede di restare solo con la salma, così da poter prendere i misteriosi quaderni.
La curiosità lo attanaglia e così, rientrato a casa, Gabriel comincia a leggere, uno ad uno, i quaderni.
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Inizia così la narrazione della vita di Rose, da quando suo padre Onesime la vende ad un signorotto del paese, Charles, in cambio di una borsa di monete d’oro, che pesa sulla sua coscienza quanto un enorme macigno.
Rose dovrà occuparsi di svolgere le faccende domestiche nel castello di Charles, che lei chiamerà “padrone”, e dovrà assecondare i capricci dell’anziana e malvagia madre, “la vecchia”.
Ma la realtà che si cela tra le mura del castello va ben oltre l’immaginabile. Una tragica sera “il padrone” e l’arcigna madre mostrano, infatti, il loro vero volto e Rose comprende il reale motivo per cui è stata “acquistata” per un pugno di monete d’oro.
RECENSIONE
Il titolo inquietante e la copertina dai toni cupi, fanno si che il lettore che si accinge a leggere “Nato da nessuna donna” sia consapevole fin da subito che non si tratta di una lettura rilassante! La storia narrata da Franck Bouysse ha infatti dell’incredibile, poichè indaga e si spinge ben oltre ciò che immaginiamo siano i limiti della crudeltà umana.
Lo stile scelto dall’autore, freddo, asettico e tagliente, conferisce alla storia, già di per sè macabra, un clima di maggior terrore. La narrazione è altalenante; ogni capitolo prende il titolo dal nome di un personaggio diverso ed è scritto in prima o terza persona, a seconda che la voce narrante appartenga a Rose ed Edmond, oppure agli altri personaggi.
Il romanzo si svela al lettore molto lentamente, per poi assistere ad un certo punto ad una vera e propria “esplosione” della storia, che catturerà definitivamente il lettore.
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Tutto il romanzo ruota attorno alla figura di Rose, che si ritrova, poco più che bambina, intrappolata in una vera e propria macchina dell’orrore. La ragazza assiste e subisce torture indicibili, cui nessuno sarebbe in grado di sopravvivere, ma Rose conserva dall’inizio alla fine della storia un’invidiabile lucidità, unica arma che ha per difendersi dal male.
A “Les Forges”, questo il nome del castello in cui Rose è prigioniera, la giovane conosce la paura, l’orrore, il dolore, la nostalgia, l’umiliazione, ma l’unico sentimento che le resta sconosciuto è la rassegnazione.
Rose è un personaggio che difficilmente si dimentica. Non si arrende davanti ai soprusi che subisce, e, anche quando sembra aver toccato il fondo, rinunciando a quanto di più prezioso abbia finalmente conquistato, Rose continua a portare avanti la sua lotta personale contro il male. Con i pochi mezzi che le rimangono la ragazza conduce una battaglia silenziosa, che prima o poi darà i suoi frutti.
I colpi di scena si susseguono uno ad uno e la narrazione è veloce come un vortice che attira ed intrappola il lettore.
E poi c’è il finale (che ovviamente non svelerò)! Confesso che fino a poco prima della fine del libro non avevo capito cosa l’autore mi avrebbe riservato!
“Nato da nessuna donna” è un libro complesso, oscuro, surreale. Ma che una volta iniziato difficilmente verrà dimenticato!
Ho appena acquistato questo libro e non vedo l’ora di leggerlo.
Ti faccio i miei conplimenti per essere una persona che trasmette energia e passione per la lettura. ❤️