23 Aprile: Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Le origini
Come ogni anno, il 23 Aprile 2020 si celebrerà la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Quest’evento, patrocinato dall’UNESCO ed istituito nel 1996, si propone come scopo quello di promuovere la lettura e la cultura nel mondo, nonchè la tutela della proprietà intellettuale.
Ti starai chiedendo come mai proprio questa data? La scelta non fu casuale, poichè il 23 Aprile 1616 morirono tre illustri scrittori: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega.
L’idea di istituire una giornata dedicata alla lettura trae origini in Spagna. Lì nel 1926 lo scrittore valenciano Vincente Clavel Andrès sostenne per primo l’istituzione di una giornata celebrativa dei libri. Fu così che il 6 febbraio 1926 l’allora Re Alfonso XIII promulgò un decreto con cui istituiva in tutta la Spagna la Giornata nazionale del libro, che inizialmente cadeva il 6 ottobre.
Come si svolge la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore?
Il 23 Aprile in tutto il mondo si organizzano eventi ed iniziative volti a sensibilizzare giovani e adulti sull’importanza della lettura per la propria formazione personale e a far riflettere sul valore del libro come strumento fondamentale per la crescita di ogni individuo.
Ampia attenzione è rivolta ovviamente a scrittori e poeti, per l’enorme apporto che essi da sempre danno nello sviluppo di una società più libera ed equa.
Il 23 Aprile l’UNESCO assegna inoltre il titolo di Capitale mondiale del libro ad una città scelta tra quelle che si sono distinte per la propria attività di promozione ed incoraggiamento della cultura. Quest’anno Kuala Lumpur, capitale della Malesia, sarà la Capitale mondiale del libro!
La lettura insegna, emoziona, educa, consente di vivere le più diverse esperienze, di viaggiare con la mente in Paesi lontani, in epoche ormai passate. Ii libri informano, danno notizie, formano le nostre coscienze. Solo attraverso i libri e la conoscenza che essi ci trasmettono possiamo dirci liberi.
E’ bene quindi ricordarci, almeno un giorno all’anno, del valore dei nostri amati libri, in un Paese. l’Italia, in cui ancora oggi si legge davvero troppo poco.