“COME FOGLIE DI TÈ”
LISA SEE
Titolo: Come foglie di tè
Autrice: Lisa See
Editore: Longanesi
Pagine: 422
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“Come foglie di tè“, della scrittrice americana Lisa See e pubblicato qualche mese fa da Longanesi, mi ha riportato indietro nel tempo, al mio viaggio in Cina nel novembre 2010. Pagina dopo pagina mi è sembrato di risentire il profumo del tè dello Yunnan, di rivedere i volti sorridenti dei suoi abitanti e le meraviglie che questa insolita regione dell’estremo sud offre ai pochi turisti che vi si recano.
Sarà questo il motivo che mi ha spinto a leggere questo libro in pochissimi giorni, nonostante le sue 422 pagine?!
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“Non esiste storia senza coincidenze“.
Con questa frase breve ma ricca di significato inizia “Come foglie di tè“, romanzo ambientato tra Cina e Stati Uniti d’America, che ipnotizza il lettore dalla prima all’ultima pagina.
Li-yan è una giovane akha, minoranza etnica di origine nomade, che vive in un villaggio chiamato “Il Pozzo della Sorgente” sul monte Nannuo, nel sud dello Yunnan.
La vita degli akha è scandita da ritmi rimasti immutati nei secoli, nel rispetto di tradizioni ancestrali che nessuno osa mettere in discussione. La coltivazione del tè è la principale fonte di sostentamento degli akha, che ne custodiscono i segreti per una perfetta lavorazione.
Li-yan è una delle poche bambine del villaggio che frequenta la scuola. La sua mente brillante è più attratta dai libri che dall’idea di sposarsi ed avere figli in giovane età. Questo fino al giorno in cui si innamora di San-pa.
Nonostante la famiglia della ragazza disprezzi il giovane, San-pa è invece deciso a sposare Li-yan. Così parte per la Tailandia alla ricerca di fortuna, promettendo a Li-yan di tornare al villaggio per sposarla.
Nel frattempo al “Pozzo della Sorgente” arriva per la prima volta uno straniero. Nessuno oltre a Li-yan conosce il mandarino e la ragazza è l’unica che può comunicare con lui.
L’uomo è arrivato fin lì per coltivare, secondo le antiche tradizioni akha, il tè dello Yunnan chiamato Pu’er. Nonostante l’iniziale diffidenza, l’intero villaggio accetta di lavorare per lo straniero, mettendo in pratica saperi millenari nella lavorazione del tè.
Intanto Li-yan scopre di essere incinta, ma San-pa non ha ancora fatto ritorno al villaggio per sposarla. Secondo la tradizione akha la giovane dovrebbe uccidere la bambina, ma l’amore che prova è più forte. Così, aiutata da sua madre, levatrice del villaggio, Li-yan partorisce di nascosto la bambina in un bosco e dopo qualche giorno la abbandona vicino all’orfanotrofio della città di Menghai.
Dopo poco San-pa ritorna al villaggio e sposa la sua amata, che rinuncia, per amore, a proseguire i suoi studi.
Il destino riserverà, però, alla giovane Li-yan spiacevoli disavventure, che la porteranno poi a “rinascere” in una seconda vita, lontana dal suo villaggio e dalla sua famiglia.
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RECENSIONE
Ho letto “Come foglie di tè” per puro caso, attratta, come al solito, dall’ambientazione orientale. Devo dire che la mia scelta casuale si è rivelata immediatamente ben riuscita!
Ho conosciuto la Cina durante un lungo viaggio fatto con mio marito e ho avuto la fortuna di recarmi in alcuni dei posti citati da Lisa See nel suo romanzo. Ho assaporato il tè, ne ricordo gli effluvi, i gesti sapienti dei maestri del tè, la grazia e la saggezza racchiuse negli occhi dei popoli del sud della Cina. E dopo dieci anni ho ritrovato tutto ciò nel romanzo di Lisa See, che descrive alla perfezione i remoti villaggi in cui ambienta la prima parte del romanzo e le caotiche città di Kunming e Canton, in cui Li-yan si trasferisce poco più che adolescente.
Il rapporto madre-figlia è il filo conduttore dell’intero romanzo, che lega le tre figure femminili principali, cioè Li-yan, sua madre e la giovane Haley.
Li-yan nutre per sua madre, severa osservatrice delle tradizioni akha, ammirazione mista a timore. Nonostante ciò la saggia madre è sempre pronta ad aiutare sua figlia in tutti quei momenti in cui il destino le riserva duri colpi. Proprio la donna, grazie ad una torta di tè infilata nelle fasce della nipote, è l’artefice di quel legame indissolubile tra Li-yan e sua figlia. La piccola viene adottata da una facoltosa famiglia statunitense, ma conserva sempre la torta di tè, testimone delle sue origini cinesi. E proprio grazie a quel vecchio tè la giovane potrà scoprire la verità sulla sua famiglia.
Madre e figlia sono separate, ma la distanza ne alimenta ogni giorno l’amore. La giovane Haley orienta tutte le sue scelte di vita verso la ricerca della propria madre biologica ed infatti la stesura della tesi di laurea la porterà proprio in Cina.
Il tè, durante tutto il romanzo, fa da cornice alle vite di Li-yan ed Haley. Grazie al tè, e ancora una volta all’aiuto di sua madre, Li-yan, dopo un tragico evento, ritroverà il suo posto nel mondo e si aprirà agli altri, mettendo da parte le sventure capitate negli anni. Sempre grazie al tè Li-yan potrà finalmente chiudere il cerchio della sua vita.
Lisa See regala ai suoi lettori una storia avvincente, affascinante e di forte impatto emotivo.
Ma “Come foglie di tè” non è solo un romanzo! Le vicende dei protagonisti si intrecciano a sapienti descrizioni della storia, delle tradizioni e della cultura del popolo akha, nonchè alla narrazione delle antiche tecniche di coltivazione e lavorazione del tè. Il tutto con linguaggio semplice e scorrevole, che non annoia mai il lettore.
Consiglio questo libro agli appassionati di narrativa orientale, ma anche a chi vuole avvicinarsi a queste culture!
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