I fiori nascosti nei libri di Silvia Montemurro
Titolo: I fiori nascosti nei libri
Autrice: Silvia Montemurro
Pag.: 304
Editore: Rizzoli
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La storia
Chiara è una giovane e promettente stilista, alle prese con l’organizzazione della sua prima sfilata in un hotel di lusso di Sankt Moritz.
Durante il tragitto in macchina verso la cittadina svizzera, a causa di un’abbondante nevicata, Chiara decide di fermarsi in un’antica dimora situata al confine tra Italia e Svizzera. A Villa Garbald viene accolta dal premuroso Thomas e da suo padre Arold, custodi della dimora, che mostreranno a Chiara le bellezze della villa, accompagnandola nel suo splendido giardino, ricco di fiori ed alberi secolari.
Thomas e Arold sembrano però nascondere qualcosa. Chiara ha più volte l’impressione che i due stiano tramando qualcosa a sua insaputa, ma non riesce a capire cosa.
I giorni passano e Chiara è costretta a partire da Villa Garbald, perchè la sua sfilata non può essere rimandata ulteriormente.
Ma grazie al legame che si instaura tra Chiara e Thomas i segreti che Villa Garbald custodisce, dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri, non saranno più un mistero e si riveleranno alla giovane stilista lasciandola davvero senza parole.
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Recensione
Ho scelto di parlare sul mio blog di “I fiori nascosti nei libri”, poichè ha saputo emozionarmi e tenermi incollata alle sue pagine fino alla fine.
“I fiori nascosti nei libri” è un romanzo che parla di dolore, perdite, guerra, ma anche di amore, riscatto e voglia di ricominciare a qualsiasi età! Le protagoniste Irena e Chiara ci insegnano tutto ciò e ci trasmettono un messaggio di forza e positività che troppo spesso dimentichiamo.
Irena e Chiara hanno alle spalle un passato diverso. L’una, ebrea d’origine, ha conosciuto la povertà e la guerra, con le drammatiche conseguenze che essa ha generato, l’altra proviene da una famiglia benestante, ha studiato e svolge il lavoro che tanto ama. Viene quindi da chiedersi cosa unisca due donne così diverse tra loro. Scorrendo le pagine del libro se ne scopre la personalità, il loro coraggio nell’affrontare le avversità, la continua voglia di trovare la verità e di conoscere le proprie origini.
Il personaggio che più mi ha affascinata è sicuramente Irena, che all’inizio del romanzo è una ragazzina di diciassette anni in fuga dalla guerra. Irena viene accolta in Svizzera da una benefattrice che vorrebbe educarla secondo rigidi principi e che proprio nel momento di maggior bisogno le volterà le spalle. Ed è proprio allora che comincia la vera “rinascita” di Irena, fino ad allora ingenua ragazzina, protetta dalla guerra nell’accogliente Svizzera. Incinta di qualche mese, Irena torna in Polonia, dove troverà un Paese povero e sottomesso ai Russi, incontrerà suo fratello e affronterà nuovi e più gravi perdite.
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Molti sono i temi trattati da Silvia Montemurro ne “I fiori nascosti nei libri”. In primo luogo la drammaticità della seconda guerra mondiale e i pesanti strascichi che essa ha lasciato in Polonia. I polacchi conosceranno i soprusi dei soldati russi, che renderanno ancor più difficile la ripresa.
Altro tema importante, attorno a cui ruota tutta la seconda parte del romanzo, è l’attaccamento genitoriale ed il rapporto madre-figlia. Subito dopo il parto, Irena si vedrà strappata via la sua bambina, che non smetterà mai di cercare. Tutte le sue scelte di vita, saranno influenzate dal desiderio di ritrovare sua figlia, riuscendo più volte anche ad avvicinarsi alla bambina. Irena continua a sentirsi madre di una bambina che non conosce, ma con la quale percepisce sempre un legame indissolubile. Sarà proprio quel legame a tenerla in vita nonostante il triste destino che ha conosciuto ed a farle intravedere sempre una speranza in un domani migliore, che prima o poi arriverà.
Col suo stile fluido e scorrevole Silvia Montemurro è riuscita a raccontarci una storia lunga più di cinquant’anni, narrando una storia dolorosa ma che dopo tanti anni conoscerà un “lieto fine”.
Villa Garbald
Sapete che Villa Garbald esiste davvero e si trova nel piccolo borgo svizzero di Castasegna?
La dimora in cui Chiara soggiorna e dove Irena, tanti anni prima, impara l’arte del cucito è infatti una splendida Villa ottocentesca progettata originariamente dal famoso architetto svizzero Gottfried Semper.
Dal 2004 Villa Garbald è sotto la Protezione federale e cantonale ed è amministrata e gestita dalla Fondazione Garbald, che ha il compito di preservare e rendere accessibile al pubblico il ricco patrimonio culturale di Villa Garbald.
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