“L’inverno in estate”
Nicoletta Bosio
Titolo: L’inverno in estate
Autrice: Nicoletta Bosio
Pagine: 330
Editore: Edizioni italiane
Giudizio: ✱✱✱✱✲
Quasi per caso, senza promessa o aspettativa alcuna, mi son trovato questa storia fra le mani.
Nella mia mente avevo già organizzato il tempo: avrei letto questo libro senza fretta, nella calma più totale, gustandomi la storia senza lasciarmi dietro alcun dettaglio. Ma cosa dico? La realtà è che dalla prima pagina fino all’ultima non riuscivo a staccare gli occhi, ero come ipnotizzato, catturato. Rapito, oserei dire.
Ho divorato questo libro, che nelle sue circa trecento pagine racchiude un mondo che non vorresti neanche conoscere, ma è la realtà dei fatti.
TRAMA
Il “Cirque de Pétites Étoiles” è un successo che gira per l’Europa e fa gola al grande pubblico. Si tratta di un circo dove non si esibiscono animali, bensì bambini.
il loro capo Raoul è un omone ubriacone e senza cuore, che non perde occasione per maltrattare i ragazzini al primo errore. I piccoli artisti del circo sono orfani o trovati per strada che, con la promessa di una vita migliore, si ritrovano a lavorare nelle esibizioni.
I bambini, addestrati da Manuel, hanno un’età compresa tra i sei e i dodici anni, dopo il quale nessuno sa quale destino li attende. Semplicemente spariscono nel nulla. I giovani Miguel, Ramon, Remedios e tanti altri sono timorati al punto da voler escogitare un piano di fuga.
Nel frattempo troviamo Nicole, una diciottenne di Montpellier che assieme alla mamma Jaqueline e il papà Yves soffre ancora la scomparsa del fratellino appena nato, accaduta dieci anni prima.
E poi c’è Gaëlle, una bambina di sei anni che fugge dai genitori Charlotte e Franc, troppo presi dai pesanti litigi coniugali per prendersi cura di lei.
Dopo aver presentato i personaggi principali della storia, vediamo come le loro vite riescono a intrecciarsi tra loro, creando un legame che va ben oltre la solidarietà. Ogni figura presente si muove per uno scopo e riesce a tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine.
RECENSIONE “L’INVERNO IN ESTATE”
La mia opinione nei confronti de “L’inverno in estate” non può che essere positiva!
Ho trovato la trama piuttosto originale, sia per quanto riguarda l’ambientazione, il circo di bambini, sia per lo svolgimento degli eventi. Il modo in cui si incastrano le vite dei personaggi è davvero ben studiato, soprattutto verso le ultime battute dell’opera.
La lettura, come si può ben immaginare, è molto scorrevole, quasi un piacere vedere il numero di pagina aumentare ogni volta. È davvero molto difficile prendere una pausa dalla lettura di questa storia!
Il punto di forza de “L’inverno in estate” è, a mio parere, la descrizione delle scene: alcuni temi, quali il maltrattamento dei bambini o la violenza tra le mura domestiche, sono trattati in maniera talmente chiara e definita che sembra di trovarsi all’interno delle scene descritte da Nicoletta Bosio.
Gli stessi ragionamenti con la mente di un bambino o le riunioni che organizzano i ragazzini non sono facili da ricreare in maniera realistica, cosa che l’autrice ha fatto molto bene.
Se dovessi trovare un unico neo penserei ad alcune vicende importanti per lo sviluppo della storia che, a mio avviso, vengono trattate in maniera un po’ troppo veloce, quasi sbrigativa. Lì mi sarei aspettato qualche riga in più per spiegare al meglio gli eventi.
In conclusione, l’opera dipinge e mostra al lettore le sfaccettature della crudeltà umana, lavoro che Nicoletta Bosio ha svolto in modo davvero impeccabile.
Consigliatissimo!
Recensione redatta da Fabio Vasta
Oggi ho letto quella di Ivan Belloni, Blu(e) perché ho appena finito di leggerlo e volevo conoscere la sua opinione.
Mi sono molto meravigliata del giudizio. Per me Blu(e) un libro che esce dai soliti schemi e che propone una storia estrosa e molto interessante ed inoltre ha il pregio di essere scritto benissimo e con proprietà di linguaggio (cosa oggi abbastanza difficile da trovare). Alcune situazioni descritte sono del tutto inaspettate e si passa di sorpresa in sorpresa. La trama è affascinante e piena di colpi di scena e sia la figura del protagonista che quella della “donna in blu” sono descritte talmente bene che sembra proprio di vederle. È un libro che ha un significato profondo che fino alla fine non viene svelato e secondo me le ultime pagine sono veramente geniali. Quanto alla lunghezza che potrebbe essere accorciata, non sono assolutamente d’accordo. In questo libro non ho trovato nemmeno una parola che si potesse eliminare.
Spero che Ivan Belloni ci regali ancora un libro di tale talento.
Mariagrazia Perricone