Quante volte avete letto “Il piccolo principe”?
Io ho letto tante volte “Il piccolo principe” e l’ho fatto in fasi ed età diverse della mia vita. Nessuna lettura è stata uguale alla precedente e ogni volta ho trovato nuovi spunti di riflessione.
La prima volta ero bambina, frequentavo la scuola elementare e non è stato certo amore a prima vista!
Devo dire che non l’ho apprezzai molto (forse ero troppo giovane?) e, se da un lato mi incuriosiva capire come facesse il piccolo principe a vagare di pianeta in pianeta, dall’altro ho ancora impresso il sentimento di vuoto e di paura che mi trasmetteva questo romanzo. Mi chiedevo piccola e ingenua come ero, perchè il Piccolo Principe non avesse una famiglia, cosa si provasse nell’allontanarsi dalla propria casa da soli e ancora se sul suo pianeta fosse sempre buio!
Ho riletto con maggiore consapevolezza il Piccolo Principe da adolescente e ho compreso molti punti che da bambina erano rimasti oscuri.
Ricordo che mi colpì molto il concetto di amicizia di cui parla l’autore, attraverso il legame che il Piccolo Principe instaura con la sua rosa.
Da adolescente ribelle apprezzai molto anche la figura del Re, primo personaggio che il piccolo viaggiatore incontra. Apparentemente autoritario, il monarca illustra al Piccolo Principe alcuni dei
principi basilari di uno Stato democratico, spiegando che il suo “potere” si basa esclusivamente sulla ragione (“L’autorità riposa, prima di tutto, sulla ragione“).
In questi giorni sto rileggendo per l’ennesima volta il Piccolo Principe e lo sto facendo in compagnia di mio figlio di sei anni. Pensavo fosse troppo impegnativo per la sua età ma lui ne è contentissimo! Di sera immagina i lampionai che accendono in ordine i lampioni in tutto il mondo e vorrebbe viaggiare di pianeta in pianeta come fa il Piccolo Principe!
Ogni volta che leggo questo libro ho la sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo, come se le pagine di un libro potessero cambiare col passare del tempo. Ma in realtà il Piccolo Principe è sempre uguale e continua, col suo linguaggio semplice e familiare, a regalare emozioni ad adulti e bambini.