Recensione di “Stella” di Takis Wurger
Titolo: Stella
Autore: Takis Wurger
Pagine: 182
Editore: Narratori Feltrinelli
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“Stella” è la storia di Friederich, giovane svizzero dell’alta borghesia che si trasferisce nella spaventosa Berlino del 1942 per inseguire le proprie ambizioni artistiche e per intraprendere un lungo viaggio di iniziazione alla vita e all’affettività.
In una scuola d’arte conosce l’affascinante ed ambigua Kristin, cantante bella e sicura di sé che lo introduce nella folle vita delle notti berlinesi. La vita, soprattutto quella notturna, sembra scorrere normalmente, e il giovane ed ingenuo Friederich sarà sempre più coinvolto dall’ammaliante Kristin, in una storia d’amore e di passione che li renderà quasi del tutto estranei ai tragici eventi bellici che nel frattempo si consumano attorno a loro.
Ad un certo punto però Kristin sparisce per qualche giorno; Friederich pensa di morire dal dolore, ma dopo qualche giorno la sua amata torna a casa col volto tumefatto e, ferita ed impaurita, confessa all’amante di non avergli raccontato tutta la verità sul suo conto.
Recensione
Ispirato ad una storia vera, Stella è un romanzo che ci catapulta direttamente nella Berlino degli anni 40, nei suoi caffè dall’atmosfera fumosa, in cui risuona musica swing accompagnata dalla calda voce di Kristin, mentre fuori impazzano le sirene degli allarmi antiaerei.
Friederich, ingenuo ed immaturo, si getta a capofitto nella relazione con Kristin, donna di cui resta letteralmente stregato, pur non conoscendo nulla di lei.
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Colpisce come l’autore narri la seconda guerra mondiale dal punto di vista opposto con cui solitamente ci si confronta: si racconta “l’altra faccia della medaglia”, cioè l’euforia dei tedeschi, le feste, lo sfarzo e gli sprechi in cui vivono i fedelissimi di Hitler, il tutto accompagnato dalla costante illusione della vittoria del conflitto.
Ed è proprio in questo ambiente sfarzoso ed ambiguo che il giovane e ricco Friederich viene catapultato, restandone, però, per certi aspetti, ai margini. Ed infatti solo verso la fine conoscerà la vera identità di Kristin, la storia della sua famiglia e comprenderà i motivi delle sue ripetute assenze.
Il romanzo, con il suo stile crudo e diretto, a tratti distaccato, risulta molto avvincente, di quelli che ti tengono incollati alle pagine finché non si arriva all’ultima!
Non è una storia a lieto fine, l’amore non risulterà salvifico per nessuno, né ci sarà possibilità di redenzione per alcuno dei personaggi; ciò poiché Friederich solo alla fine riuscirà con la sua forza e determinatezza a prendere una netta posizione rispetto agli eventi che lo circondano, dimostrando a tutti che la crescita interiore cui aspirava si è effettivamente verificata.
Buona lettura!
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