“UN SACCHETTO DI BIGLIE”
JOSEPH JOFFO
Titolo: Un sacchetto di biglie
Autore: Joseph Joffo
Editore: Bur Contemporanea
Pagine: 276
Giudizio: ✱✱✱✱✱
In occasione del giorno della memoria ho scelto di parlare nel mio blog di un libro di rara bellezza, “Un sacchetto di biglie” di Joseph Joffo.
Romanzo autobiografico, pubblicato per la prima volta nel 1973, “Un sacchetto di biglie” racconta la brutalità delle leggi razziali e la fuga di Joseph e della sua famiglia da Parigi.
Argomenti tragici che, raccontati con la voce di un bambino, assumono i tratti di un’avventura continua, di un’impertinente sfida ad un destino beffardo che solo un bambino ostinato può condurre.
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RECENSIONE DI “UN SACCHETTO DI BIGLIE” DI JOSEPH JOFFO
Parigi, 1941. Joseph e Maurice giocano con le loro biglie per le strade sconnesse del quartiere di Montmartre.
Purtroppo però il terrore delle persecuzioni razziali fa capolino anche nei vicoletti un tempo meta di artisti e pittori.
Nel giro di poco tempo i negozi gestiti da ebrei vengono chiusi e agli studenti viene preclusa la frequentazione della scuola.
Una sera, a cena, il papà di Joseph e Maurice annuncia una decisione che cambierà per sempre le loro vite: i due bambini lasceranno Parigi quella sera stessa, per raggiungere i fratelli maggiori a Nizza, nella Francia libera.
E così Joseph e Maurice, senza documenti, con in tasca cinquemila franchi a testa e sulle spalla una sacca di stoffa con dentro un panino, cominciano un rocambolesco viaggio verso la Francia meridionale, durante il quale la paura non li abbandonerà nemmeno per attimo, così come la speranza di abbracciare i fratelli maggiori e di ritrovare la serenità cui ha diritto un bambino.
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Joseph e Maurice non si lasciano intimorire dai volti severi degli agenti tedeschi che pattugliano stazioni e vagoni ferroviari, nè dalla traversata notturna dei boschi che fiancheggiano la linea Maginot, dove nessun bambino di nove anni senza genitori si avventurerebbe mai.
Dopo circa una settimana di viaggio i due bambini raggiungono finalmente Nizza, dove li accoglieranno un clima mite, spiagge sabbiose e l’affetto dei fratelli maggiori Henry e Albert.
Ma con l’occupazione della Francia meridionale da parte dei tedeschi, Nizza non è più un luogo sicuro per gli ebrei.
Ed ecco che i fratelli Joffo ricominciano il loro viaggio, con l’abilità di due esperti strateghi pianificano ogni mossa che possa allontanarli dal nemico e con la fantasia di cui solo un bambino può disporre costruiscono nuove e articolate identità per nascondere le proprie origini ebree.
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Joseph e Maurice sono terribilmente attaccati alla vita per cedere di fronte alla stanchezza e ai mille ostacoli che si trovano di fronte. Per questo anche nelle situazioni più disperate i due fratelli conservano un’invidiabile lucidità e, complici l’innocenza e la spensieratezza tipiche della loro età, affrontano con ottimismo e caparbietà ogni nuova sfida.
Nonostante il clima di diffidenza e paura, i due fratelli, nei momenti più disperati del loro lungo viaggio verso la libertà, incontreranno anche persone disposte ad aiutarli. Il curato sul treno per Dax, il Signor Subinagui, direttore del campo “Nuovo Raccolto, la proprietaria di un negozio di abbigliamento che regala ai bambini sciarpe calde per proteggersi dal freddo, sono solo alcuni esempi di come i gesti d’affetto inaspettati e la voglia di conservare la propria umanità siano la chiave per mantenere viva la speranza verso un mondo migliore.
Joseph Joffo con il suo romanzo vi emozionerà, vi terrà attaccati alle pagine, ma soprattutto vi ricorderà l’importanza di tenere viva la memoria di ciò che è stato, affinchè il male commesso non venga mai dimenticato.