Recensione di “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery
Titolo: L’eleganza del riccio
Autore: Muriel Barbery
Pagine: 319
Editore: Edizioni e/o
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In un elegante appartamento parigino di Rue de Grenelle si alternano le vicende dei due protagonisti de “L’eleganza del riccio”, due personaggi apparentemente molto diversi, ma che in realtà hanno molto in comune.
Renè, la portinaia dello stabile, si nasconde dietro l’immagine di donna incolta e scostante che i condomini hanno di lei: ma nessuno sa che la signora ama l’arte, la filosofia e la musica ed è in realtà affabile e sensibile.
Paloma, ragazzina dodicenne, è la figlia di un importante ministro e di una raffinata signora che soffre di depressione, entrambi troppo impegnati dal proprio Io per occuparsi della bambina. Anche lei, come Renè, si presenta come un’adolescente ignorante e superficiale, nascondendo la sua intelligenza acuta e fin troppo lucida.
Le due donne non si conoscono, anzi nutrono una certa diffidenza l’una nei confronti dell’altra, fino a quando si incontreranno proprio grazie all’amore per la cultura che le accomuna e dopo l’arrivo, nel loro palazzo, di Monsieur Ozu, enigmatico ed elegante uomo d’affari giapponese trasferitosi a Parigi.
“L’eleganza del riccio” è stato un vero e proprio caso letterario che insieme ad “Estasi culinarie“, primo romanzo scritto dalla stessa autrice, ha fatto conoscere Muriel Barbery in tutta Europa.
In questo romanzo le “apparenze” hanno un ruolo importantissimo: l’autrice gioca brillantemente col contrasto tra interiorità ed esteriorità e lo fa incuriosendo sempre il lettore, che solo pian piano scopre la vera essenza dei tre personaggi chiave del romanzo, Paloma, Renè e Monsieur Ozu. Tre personaggi molto diversi tra loro, che hanno in comune quella rara sensibilità che solo gli amanti dell’arte e della cultura possono conoscere.
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Proprio questo li unisce e li “salva” dal mondo in cui vivono e che non condividono. Specialmente Paloma e Renè finiscono per ritagliarsi i loro momenti segreti in cui bevono tè, mangiano cioccolata e parlano di tutto ciò che amano di più.
Una storia di per sè molto semplice, che però è il pretesto per indagare sui personaggi controversi che la compongono. Tutti gli abitanti di Rue de Grenelle appartengono, infatti, alla ricca borghesia parigina, tra ministri, imprenditori, un importante critico letterario, insomma un contesto variegato, ma non per questo felice e privo di frustrazioni.